Le differenze tra una barca in legno ed una in acciaio
Ho intenzione di acquistare una barca e potrebbe essermi utile il Suo aiuto. Da molti anni frequento il mare. Oggi ho la possibilità (ed il dubbio) di acquistare una barca che può essere in compensato marino multistrato o in acciaio e il dubbio è tra un 17 mt in compensato marino ed una navetta in acciaio di 19 mt. entrambe usate degli anni 1985-90.
Qual è, in generale, la differenza di manutenzione tra una barca in acciaio ed una barca in legno?
In linea generale le posso dire che entrambe, se basate su una buona costruzione ed ancor più progettazione, sono praticamente eterne con margini di recupero superiori alla vetroresina stessa.
Il compensato marino, che lei conosce, può riservare sorprese come la marciscenza, mentre l'acciaio può dare luogo a fenomeni di corrosione a prescindere dalla corrosione galvanica. Entrambe soffrono l'incuria e l'assenza di manutenzione ed entrambe soffrono le modifiche non eseguite razionalmente, il legno per potenziali problemi strutturali, l'acciaio per potenziali ponti elettrochimici dati da materiali differenti.
Molto dipende dal grado di manutenzione effettuata negli anni ed ancor più, in sede di visita preliminare, dall'abilità nel camuffare eventuali problemi. Per le dimensioni da lei indicate (19 mt), sicuramente l'acciaio rappresenta un materiale più consono sotto il profilo strutturale, sebbene vi siano splendidi esempi di barche il legno egregiamente costruite e mantenute.
Ritengo, per concludere, che gran peso, nella scelta, è nella disponibilità di cantieri adatti alla manutenzione dell'uno o dell'altro materiale nella sua normale area di stazionamento, e nella disponibilità dei piani costruttivi dell'una o dell'altra barca necessari per valutare eventuali modifiche pregresse che potrebbero aver alterato le strutture o i ponti elettrochimici nell'uno e nell'altro caso. Nel caso dell'acciaio, le suggerisco di mettere in programma una perizia effettuata da un corrosionista specializzato che possa anche verificare la mappa degli anodi attualmente distribuiti sull'opera viva. Tenga in conto che la perizia del corrosionista certamente le farà perdere ogni voglia, quindi la scelta del tecnico andrà effettuatacon molta attenzione, perchè raramente una mappatura avrà esiti positivi a causa dell'evoluzione continua nelle progettazioni e nei calcoli relativi.
Ultimo aggiornamento (Lunedì 26 Aprile 2010 05:36)